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Il Cilento da vivere

Nel respiro breve tra un’onda e l’altra, Marina di Camerota si offre come un libro di piccole avventure: partire a piedi dalla Calanca lungo il Sentiero delle 4 Spiagge per arrivare a Lentiscelle, tuffarsi nelle acque di Cala Bianca o scoprire le anse silenziose di Pozzallo; salire su un kayak al mattino, seguire in barca le grotte che raccontano il mare, o semplicemente allacciare le scarpette e percorrere sentieri costieri che regalano viste sul porto e sulle torri antiche. Quando il giorno svanisce, sali a bordo per la Lamparata: il mare si accende, la pesca diventa rito, e la notte ti restituisce i colori più veri del Cilento: quella sensazione di essere davvero dentro al paesaggio, non solo a guardarlo. 

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E oltre la magia di Marina di Camerota, il Cilento apre le sue porte a esperienze che restano nel cuore per sempre: un mosaico di luoghi che sembrano fatti apposta per essere scoperti lentamente, come si sfoglia un diario di ricordi. Il mare continua a guidarti: la linea perfetta della Baia degli Infreschi, dove l’acqua si fa smeraldo; l’arco naturale di Palinuro, le sue grotte leggendarie e le correnti che cambiano colore alla luce del pomeriggio; le scogliere rosse di Capo Palinuro dove il sole tramonta come fosse un teatro; la quiete antica della Spiaggia del Mingardo, lunga, selvaggia, balsamo per chi cerca spazi larghi e vento leggero. Più su, il porto di Scario, elegante e minuscolo, apre la strada al litorale più integro del Golfo di Policastro, mentre Maratea, con il suo Cristo bianco e le calette nascoste, regala un orizzonte che non assomiglia a nessun altro.

 

Ma il Cilento non è soltanto mare: è un territorio che si alza, si allarga, si arrampica. Le montagne chiamano chi ama la fatica bella: i boschi fitti del Monte Cervati, i panorami verticali del Monte Bulgheria, le vie d’arrampicata della Molpa dove il mare resta sempre sullo sfondo. E poi c’è l’ebbrezza del volo a Trentinara, il vento che ti spalanca la valle come una pagina immensa. Sotto la terra, altre meraviglie: il viaggio silenzioso nelle Grotte di Pertosa-Auletta, la luce che filtra tra le colonne millenarie di Castelcivita, le storie custodite dal Parco Archeologico di Velia e dal suo porto antico che parlava ai Greci del mare. Più oltre, la solennità della Certosa di Padula, il profilo nobile del Castello di Rocca Cilento, le strade intime del borgo di Montesano con il suo Duomo, fino alla gioia d’acqua e tradizione della Chiena di Campagna, che attraversa il paese come un rito estivo irrinunciabile.

 

È un territorio che non si limita a essere visto: qui si cammina, si esplora, si respira.

Ogni luogo è un invito: a perdersi, a ritrovarsi, a tornare.

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